12 Marzo 2025
Il Piemonte si conferma tra le regioni italiane con il più alto rischio di mortalità sul lavoro. Secondo i dati aggiornati a gennaio 2025 dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega, la regione registra un’incidenza di 2,8 morti per milione di occupati, un valore superiore alla media nazionale di 2,0. Questo colloca il Piemonte nella cosiddetta “zona rossa”, la fascia di massimo rischio individuata dall’Osservatorio.
L’analisi dettagliata evidenzia differenze significative tra le province piemontesi. Asti, con un indice di mortalità pari a 11,1, è la provincia più a rischio, seguita da Cuneo (3,8) e Torino (3,3). Al contrario, le province di Alessandria, Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli si trovano in “zona bianca”, con un’incidenza pari a zero.
Dal punto di vista dei numeri assoluti, Torino detiene il primato negativo con tre vittime sul lavoro nel solo mese di gennaio 2025, seguita da Asti e Cuneo con una vittima ciascuna.
Il comparto delle Attività Manifatturiere si conferma il più esposto agli infortuni mortali, con 252 denunce registrate nel primo mese dell’anno. Questo dato evidenzia l’urgenza di adottare misure di sicurezza più efficaci per proteggere i lavoratori di questo settore.
Da Quotidiano Piemontese
Il 25 marzo 1995 nasceva Libera. Oggi la principale associazione di lotta alle Mafie compie 30 anni.
Sarebbe un connazionale di 38 anni l’uomo fermato per l’omicidio di un cittadino cinese avvenuto il 7 marzo in via Lauro Rossi 43 a Torino.
“Centotrent’anni di vita sono un significativo traguardo per una societa’ cooperativa a mutualita’ prevalente, fortemente radicata sul proprio territorio, come la Banca d’Alba, il cui impegno e’ sempre stato orientato all’incremento del benessere sociale, economico e finanziario delle comunita’ locali di riferimento.
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