30 Aprile 2020
Si alla vendita di cibi take away dal 4 maggio in Piemonte, con l’avvio della fase 2, con l’unica eccezione di Torino dove l’attività potrà ripartire soltanto dal 9 maggio. In ogni caso resta mano libera ai sindaci della regione di adottare misure differenti, rispetto all’ordinanza che verrà firmata oggi dal presidente della Regione Alberto Cirio, “in caso di eventuali criticità.
“E’ stata trovata una sintesi tra l’esigenza di far ripartire le nostre attività e la prudenza che ci viene chiesta dai medici”, commenta Cirio, La scelta di ritardare l’avvio del take away a Torino – spiega – “risponde, invece, alla necessità di una maggiore cautela sul capoluogo piemontese, in considerazione dell’alta densità demografica, del numero complessivo delle attività di ristorazione e di un quadro epidemiologico che impone maggiore prudenza”. Sono interessati bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, le fasce di vendita sono 11-14 e 18-21.
Fonte Ansa
In Lombardia la qualità del lavoro e, conseguentemente, il benessere aziendale non hanno eguali nel resto del Paese. Seguono la Provincia Autonoma di Bolzano e il Veneto; appena fuori dal podio scorgiamo la Provincia Autonoma di Trento, il Piemonte e la Valle d’Aosta.
Nella partita di domani (venerdì 3 maggio) contro il Bologna, i giocatori del Torino calcio indosseranno una maglia speciale per ricordare il Grande Torino.
Due destinazioni turistiche e un aeroporto da raccontare, tre tappe in Sicilia, oltre 100 tra operatori, rappresentanti di associazioni, gruppi Cral e giornalisti incontrati. Questi e altri i numeri del roadshow che l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e l’ATL del Cuneese hanno organizzato dal 22 al 24 aprile tra Palermo, Trapani e Catania.
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