18 Luglio 2020
Padre e figlio, autista e magazziniere nella stessa azienda metalmeccanica di Cuneo, rubavano ricambi e accessori nel magazzino della fabbrica per venderli, in Italia e all’estero, con prezzi dimezzati rispetto al listino.
Li ha arrestati la Squadra Mobile della questura di Cuneo: hanno 58 e 26 anni, ora sono ai ‘domiciliari’. I due si erano costruiti anche un magazzino in giardino dove conservavano i pezzi rubati: ne sono stati trovati per 216 mila euro di valore.
Le indagini erano iniziate durante il lockdown su denuncia dell’azienda a cui i clienti storici avevano raccontato che venivano proposti pezzi di ricambio a prezzi a prezzi fuori mercato, molto bassi. La polizia ha seguito e filmato il padre autista per mesi. fino alle province di Rieti, Udine e Venezia: l’uomo usava il tir aziendale per le consegne regolari e anche per rivendere i pezzi rubati. Padre e figlio sono anche accusati di avere sottratto 2500 litri di carburante all’azienda. Sono in corso gli accertamenti della polizia sui ricettatori della merce rubata.
Fonte La Stampa
Nelle prime ore della giornata di oggi i Carabinieri di Alba hanno dato esecuzione, dopo lunghe indagini, a due provvedimenti restrittivi (una misura carceraria e una di arresti domiciliari): le accuse sono di violenza sessuale, anche di gruppo.
Forse un regolamento di conti per un motivi di droga all’origine della rissa avvenuta ieri al parco della Resistenza intorno alle 14 a Cuneo. Il diverbio è degenerato a colpi di coltello. Il bilancio è di due feriti di cui uno grave.
Era attesa ieri la decisione della gup di Verbania, Rosa Maria Fornelli, sulla richiesta di rinvio a giudizio di otto persone, tra cui due società, per la tragedia del Mottarone. L’incidente, in cui morirono 14 persone, è avvenuto il 23 maggio del 2021.
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