“Tutta la vicinanza di Uncem alla sindaca Appendino. Le sentenze di rispettano, ma la condanna per responsabilità indirette sull’organizzazione di un evento da parte di terzi è veramente assurda. Non possiamo pagare per altri, sempre gli amministratori, sempre i sindaci. Non sono ‘scudati’, non hanno l’immunità”. Cosi’, in una nota, il presidente nazionale di Uncem, Marco Bussone, commenta la sentenza di primo grado che ha condannato la sindaca di Torino a un anno e sei mesi per i fatti accaduti in piazza San Carlo il 3 giugno 2017. “Quanto successo a Chiara segue quanto successo alla sindaca di Genova Marta Vincenzi, al sindaco di Livorno, al sindaco di Civita in occasione di gravi calamità naturali. Loro sono stati accusati e portati nelle aule per il giudizio. Hanno pagato. Sempre di mezzo finiscono i sindaci , per colpa di norme sbagliate rispetto a responsabilità e impegni amministrativi. L’abuso d’ufficio è un reato che va totalmente rivisto. E così altri reati”, prosegue Bussone che aggiunge: “quando ci dicono che andando avanti così rimarremo senza sindaci, e lo dicono i primi cittadini delle grandi città, li vorrei invitare a osservare quanto succede da anni e quanto succederà ancora nei piccoli paesi, dove è già accaduto che non vi siano candidati alle amministrative, o vi sia solo una lista o sindaci che risiedono altrove”. “Molto va corretto, nel testo unico degli Enti locali e non solo. Va fatto anche alla luce di quanto successo a Chiara Appendino che ha l’affetto di Uncem e dei sindaci dei Comuni montani”, conclude Bussone.
Fonte Adnkronos