10 Febbraio 2021
“Di un popolo si possono bruciare simboli, soffocare parole, negare ricordi, incatenare mani. Ma mai, in alcun modo, si può cancellare l’identità. Oggi, 10 febbraio, ricordiamo le vittime delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata-istriano. Per non dimenticare mai più ciò che per troppo tempo è stato taciuto”. Così su Fb la sindaca di Torino, Chiara Appendino, in occasione del Giorno del Ricordo.
“Cosa quando l’ideologia sconfigge la realtà dei fatti? Quando la volontà politica opera nella direzione di insabbiare avvenimenti che stravolgono la vita di intere comunità? – si chiede la prima cittadina del capoluogo piemontese – succede che quei fatti, anche se condannati all’oblio da un sistema di potere, sopravvivono proprio nei ricordi e sotto la pelle di quelle comunità. E i ricordi diventano parole. Le foto diventano simboli. I racconti diventano storia. E tutto questo diventa identità”, conclude Appendino.
Fonte Adnkronos
Nelle prime ore della giornata di oggi i Carabinieri di Alba hanno dato esecuzione, dopo lunghe indagini, a due provvedimenti restrittivi (una misura carceraria e una di arresti domiciliari): le accuse sono di violenza sessuale, anche di gruppo.
Forse un regolamento di conti per un motivi di droga all’origine della rissa avvenuta ieri al parco della Resistenza intorno alle 14 a Cuneo. Il diverbio è degenerato a colpi di coltello. Il bilancio è di due feriti di cui uno grave.
Era attesa ieri la decisione della gup di Verbania, Rosa Maria Fornelli, sulla richiesta di rinvio a giudizio di otto persone, tra cui due società, per la tragedia del Mottarone. L’incidente, in cui morirono 14 persone, è avvenuto il 23 maggio del 2021.
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