9 Giugno 2021
Proseguono in tutto il territorio piemontese i posti di controllo dei carabinieri alla ricerca dei banditi che questa notte sono entrati nell’abitazione di un architetto torinese 50enne ucciso con un colpo di pistola al basso ventre mentre, verosimilmente, cercava di bloccare i ladri che di erano introdotti da una finestra. A dare l’allarme è stata la moglie che, ascoltata dagli investigatori, ha raccontato di aver sentito dei rumori e di aver trovato il marito a terra. In casa c’era anche il figlioletto della coppia, un 13enne.
A chiamare i soccorsi è stata la donna che trovato il marito a terra, pensando che si fosse sentito male a seguito dell’irruzione dei banditi ha chiamato il 118. Inutili però sono stati tutti di rianimare l’uomo che è deceduto poco dopo colpito da un proiettile sparato con una pistola di piccolo calibro probabilmente da uno dei malviventi per guadagnare la fuga. Al momento non risulta che in casa sia stato rubato nulla.
Fonte Adnkronos
Nelle prime ore della giornata di oggi i Carabinieri di Alba hanno dato esecuzione, dopo lunghe indagini, a due provvedimenti restrittivi (una misura carceraria e una di arresti domiciliari): le accuse sono di violenza sessuale, anche di gruppo.
Forse un regolamento di conti per un motivi di droga all’origine della rissa avvenuta ieri al parco della Resistenza intorno alle 14 a Cuneo. Il diverbio è degenerato a colpi di coltello. Il bilancio è di due feriti di cui uno grave.
Era attesa ieri la decisione della gup di Verbania, Rosa Maria Fornelli, sulla richiesta di rinvio a giudizio di otto persone, tra cui due società, per la tragedia del Mottarone. L’incidente, in cui morirono 14 persone, è avvenuto il 23 maggio del 2021.
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