20 Settembre 2021
Proseguono senza sosta le indagini sull’omicidio del 42enne cuneese Andrea Costa, il cui cadavere è stato rinvenuto all’interno di un’auto carbonizzata lo scorso lunedì 13 settembre, sull’isola spagnola di Gran Canaria. Ex operaio Michelin, originario di Confreria, Costa aveva lasciato la Granda nell’ottobre 2020 insieme alla sua compagna, un’infermiera italiana che aveva poi sposato. Nell’arcipelago atlantico i due avevano aperto un cannabis club in località Carrizal, “La Guaracha”, ma pochi mesi dopo erano stati costretti a chiudere.
Lei, madre di un bambino di 11 anni, aveva quindi fatto ritorno in patria rimanendo in contatto con il marito che nel frattempo si manteneva grazie al sussidio di disoccupazione.
Nelle prime ore della giornata di oggi i Carabinieri di Alba hanno dato esecuzione, dopo lunghe indagini, a due provvedimenti restrittivi (una misura carceraria e una di arresti domiciliari): le accuse sono di violenza sessuale, anche di gruppo.
Forse un regolamento di conti per un motivi di droga all’origine della rissa avvenuta ieri al parco della Resistenza intorno alle 14 a Cuneo. Il diverbio è degenerato a colpi di coltello. Il bilancio è di due feriti di cui uno grave.
Era attesa ieri la decisione della gup di Verbania, Rosa Maria Fornelli, sulla richiesta di rinvio a giudizio di otto persone, tra cui due società, per la tragedia del Mottarone. L’incidente, in cui morirono 14 persone, è avvenuto il 23 maggio del 2021.
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