8 Ottobre 2021
Quindici misure cautelari di obbligo di presentazione alla Pg sono state notificate questa mattina dalla Digos torinese ad altrettanti militanti di Askatasuna e della sua articolazione universitaria Cua, ritenuti responsabili, a vario titolo, di minaccia ad incaricato di pubblico servizio, violenza privata, danneggiamento, invasione di terreni ed edifici e violazione di sigilli aggravati. Per gli stessi episodi sono denunciati anche altri 7 componenti dei medesimi gruppi antagonisti. Con l’esecuzione delle misure è stata anche perquisita e sequestrata, su delega dell’Autorità Giudiziaria di Torino, la nuova aula occupata ‘Break’ I fatti fanno seguito agli episodi verificatisi il 13 e il 14 febbraio 2020 all’interno del Campus universitario ‘Einaudi’quando, in occasione di un volantinaggio sulla tematica delle Foibe effettuato da esponenti del Fuan, una quarantina di antagonisti e studenti avevano circondato i reparti mobili posti a tutela dei giovani del Fuan, mentre una decina si era introdotta all’interno del plesso universitario e, dopo aver aggredito due guardie giurate con calci e spintoni, avevano sfondato la porta di accesso dell’aula assegnata ai rappresentanti del Fusn, danneggiandola e occupandola. Per questi episodi la Digos torinese aveva denunciato 33 militanti di Askatasuna, del Cua e dell’area anarchica eseguendo anche 21 misure cautelari e sequestrando la storica aula ‘C1.
Fonte Adnkronos
E’ stato necessario il pronto pronto intervento dei Vigili del Fuoco della caserma di Ovada per evitare guai maggiori per un principio di incendio scoppiato ieri sera, poco dopo le 18.00, nel territorio di Silvano all’altezza del ponte d’ingresso nel paese.
Compie 30 anni proprio nel 2023 la Giornata Mondiale dell’Acqua a cui è dedicata la data del 22 marzo, grazie alla risoluzione A/RES/47/193 dell’Assemblea delle Nazioni Unite. Vi proponiamo l’interessante analisi di Arpa sulla situazione idrica in Piemonte.
“100 anni fa si parlava della lotta contro le acque, oggi parliamo della lotta contro la mancanza d’acqua: un cambio di scenario che richiede un cambio di passo e delle decisioni rapide. Se perdiamo l’89% dell’acqua piovana, il piano invasi che Coldiretti ha studiato e progettato con Anbi deve essere la priorità e deve diventare operativo nel più breve tempo possibile”. E’ quanto ha affermato Coldiretti Piemonte con l’intervento del presidente, Roberto Moncalvo, al convegno “100 anni di bonifica”, organizzato da Anbi nazionale e regionale con Ovest Sesia a Vercelli.
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