4 Novembre 2021
Se l’abbia spinta, facendola cadere rovinosamente fra gli alberi, oppure colpita con un bastone o una pietra, saranno gli inquirenti a chiarirlo. Di certo è stato arrestato e da una settimana è ai domiciliari un pensionato cuneese di 82 anni, accusato di lesioni personali aggravate da futili motivi nei confronti della moglie. Cioè la donna di 81 anni, soccorsa lo scorso giovedì sera in un bosco di Peveragno, trasferita e ricoverata con prognosi riservata all’ospedale Santa Croce di Cuneo, in gravissime condizioni, in particolare per una profonda lesione alla testa. Tutto sarebbe accaduto intorno alle 18,30, quando i coniugi (lei è originaria di Monterosso Grana) avevano finito di raccogliere castagne tra i boschi di frazione San Giovenale, sopra Peveragno. Un pomeriggio come altri, ma tra marito e moglie sarebbe scoppiato un diverbio, dovuto alla gelosia di lei, che avrebbe a più riprese accusato l’uomo di avere amicizie inopportune con altre donne. La situazione sarebbe degenerata in un brutto litigio e da lì comincia il mistero.
Fonte La Stampa edizione Cn
Nelle prime ore della giornata di oggi i Carabinieri di Alba hanno dato esecuzione, dopo lunghe indagini, a due provvedimenti restrittivi (una misura carceraria e una di arresti domiciliari): le accuse sono di violenza sessuale, anche di gruppo.
Forse un regolamento di conti per un motivi di droga all’origine della rissa avvenuta ieri al parco della Resistenza intorno alle 14 a Cuneo. Il diverbio è degenerato a colpi di coltello. Il bilancio è di due feriti di cui uno grave.
Era attesa ieri la decisione della gup di Verbania, Rosa Maria Fornelli, sulla richiesta di rinvio a giudizio di otto persone, tra cui due società, per la tragedia del Mottarone. L’incidente, in cui morirono 14 persone, è avvenuto il 23 maggio del 2021.
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