3 Febbraio 2023
Un confronto immediato con le istituzioni locali per capire cosa cambierà dopo l’emanazione del Decreto flussi e semplificare al massimo le procedure di assunzioni: così ha risposto Confagricoltura Cuneo dopo l’emanazione del Dl firmato il 29 dicembre e apparso in Gazzetta ufficiale il 26 gennaio.
Il provvedimento regola le quote di migranti ammessi in Italia nei diversi settori di lavoro (stagionale, non stagionale, trasporti, imprenditoria ecc.); in particolare nel 2023 è previsto l’ingresso di 82 mila 705 lavoratori e lavoratrici extracomunitari/e per lavoro subordinato o autonomo stagionale e non stagionale.
Sulla base di questa quota massima, al settore agricolo e turistico-alberghiero sono ammesse, dice l’articolo 4 della legge, 44 mila unità. Gli imprenditori e le imprenditrici cuneesi del settore potranno assumere lavoratori/rici provenienti da Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Repubblica di Corea, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Guatemala, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.
L’obiettivo di Confagricoltura Cuneo è quello di poter assumere e utilizzare in modo semplice e meno burocratizzato la mano d’opera disponibile per i raccolti.
Da Quotidiano Piemontese
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